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INTRODUZIONE - Contesto del progetto

La violenza nelle scuole ha serie conseguenze, per esempio stress, depressione, distorsione dell’identità, suicidi e persino sparatorie nelle scuole. La priorità del progetto è di prevenire presto la violenza nelle scuole, in particolare la violenza commessa sui bambini in età pre-scolare (6 anni). Le ricerche del Dipartimento di Studi sulle Donne e sui Sessi dell’università di Oulu insieme alle ricerche e all’esperienza delle istituzioni partner del progetto hanno sottolineato la necessità di adottare un approccio più olistico, nuovi strumenti e l’istruzione stessa per affrontare il problema e prevenire la violenza a scuola e fuori.

Gli interventi passati si sono concentrati sulla violenza sistematica a scuola (bullismo), e separatamente sulla violenza nelle famiglie o nel tempo libero, senza porre enfasi sui sessi e concentrandosi solo su bambini di età media e adolescenti. I limiti degli interventi precedenti sono stati:

  1. la mancanza dell’identificazione della violenza di genere negli episodi di violenza a scuola a livello locale, nazionale e internazionale;
  2. la mancanza di misure preventive riguardo alla violenza sottile, normalizzata e non sistematica;
  3. la mancanza di misure olistiche a livello di comunità per quanto riguarda la violenza scolastica, fondate sulla cooperazione sistematica di genitori, insegnanti e personale dedicato;
  4. la mancanza di progetti concentrati sulla violenza su gruppi vulnerabili, come bambini con difficoltà a socializzare, difficoltà educative o di apprendimento, disabili e minoranze etniche,
  5. la mancanza di progetti che si concentrano su bambini in età pre-scolare (bambini di sei anni).

Nelle ricerche e negli interventi precedenti su violenza scolastica e bullismo è stato mostrato che i risultati migliori sono stati ottenuti con un approccio olistico di lungo periodo con enfasi sulla comunità. Inoltre, l’intera comunità dovrebbe essere coinvolta nell’obiettivo di prevenire la violenza. Riassumendo, la valutazione sostiene che:

  1. non c’è un rimedio facile e veloce per prevenire il bullismo
  2. per avere successo nel combattere il bullismo, la scuola deve adottare un approccio unico, nel quale tutto il personale deve essere informato su come prevenire la violenza, non solo il personale educativo ma anche, per esempio, il personale della mensa, il portiere: tutti devono condividere la stessa prospettiva
  3. il lavoro deve essere sostenuto utilizzando gruppi di pari e usando un approccio partecipativo
  4. deve esserci una visione generale di uguaglianza ed equità, di come tutte le persone abbiano lo stesso valore
  5. sono necessarie attività scolastiche che promuovono in generale buone relazioni sociali
  6. il personale deve supervisionare durante gli intervalli
  7. è necessario avere una procedura pre-definita per risolvere le situazioni di bullismo sia per colui che lo commette sia per colui che lo subisce
  8. gli insegnanti devono essere informati riguardo al bullismo

Inoltre, il lavoro per prevenire la violenza deve iniziare quanto prima, già all’asilo. I progetti che conivolgono asili e istituti pre-scolari sono molto rari. Le gerarchie di potere in un gruppo di bambini iniziano già a formarsi all’asilo. Per questo motivo, è necessario intervenire e imparare in modo sistematico le capacità emotive e le relazioni sociali già prima della scuola. Intervenendo con anticipo, si ridurrà il numero di episodi di bullismo in seguito. 

-Introduzione
Livello strutturale
Cooperazione
Livello gruppo bambini
Questionari

Introduzione
-Contesto del progetto
Il progetto ALLiES
ALLiES risultati
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ALLiES - Teachers' and Parents' Alliance for Early Violence Prevention in Preschool